Trash – Teatro di Rocca di Papa – Annullato

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di Raffaele Calabrese
regia Raffaele Calabrese

 

 

 


Un gruppo di attori, stanchi di non riuscire a trarre alcun guadagno economico dai loro spettacoli, tutti d’impegno civile e sempre indirizzati ad una cerchia ristretta di spettatori, decide di cambiare e affidarsi a un nuovo regista per poter finalmente arrivare nei teatri che contano ma soprattutto per poter fare il boom di incassi.

La persona che decidono di ingaggiare promette successo e soldi. La chiave è puntare su ciò che la gente vuole: il sesso.

Quello che nasce è tutta una serie di giochi su questo tema con risultati divertenti soprattutto nel ruolo giocato dagli uomini.

Questo è l’esilarante inizio del nuovo spettacolo del Teatro Finestra che naturalmente è solo un pretesto per parlare di temi più seri.

Lo spettacolo è una fotografia esasperata della società contemporanea, uno sguardo deformato sui suoi costumi, il suo linguaggio, le sue perversioni, le sue debolezze, le sue paure.

Trash” fornisce l’immagine esasperata di una società in cui il consumismo riguarda ogni cosa, anche i rapporti umani, diventati anch’essi usa e getta.

Tutto è una imitazione, tutto è falso, la felicità stessa è una finzione, i corpi sono ricostruiti, le relazioni sono provvisorie perché ciò che conta sopra ogni cosa è l’immagine.

Di qui l’importanza che hanno assunto i social, la nostra vetrina per eccellenza, lì ci mostriamo così come vorremmo che gli altri ci vedessero ma questa vetrina in poco tempo ha finito col confondersi con ciò che siamo realmente creando una crisi di identità diffusa.

In questo panorama la plastica, e i rifiuti in generale, diventano un simbolo, quello del nostro tempo.  L’immondizia riempie il nostro pianeta ma ormai anche il nostro corpo, la nostra mente, il nostro cuore ma non importa, ciò che conta è quello che appare, non quello che è.

Lo spettacolo è un alternarsi di registri diversi: grottesco, drammatico, comico e ovviamente trash. Il sesso è il tema centrale di tutto lo spettacolo. Il sesso come esibizione dei corpi, come prostituzione, come perversione ma anche come disperata ricerca d’amore. Tutto il lavoro è nato e poi si è sviluppato attorno al tema del sesso che resta centrale per tutto lo spettacolo. 

Una società al limite dunque, ma senza speranza?

No, una luce noi vogliamo trovarla e la cerchiamo nella natura umana e universale. Invitiamo l’uomo a compiere un atto di purificazione e di elevazione convinti che la bellezza, in senso alto, possa essere davvero l’unica salvezza.

Orari Botteghino

lun-mar | ore 17:00 – 20:00

389.2805662